ELVIRA RACCONTA
Alfa 33: la linea
26 ottobre, 2017

Fu presentata in anteprima allo Sporting Club di Montecarlo. Oltre tremila persone, rappresentanti a livello mondiale la rete di vendita dell’Alfa Romeo, parteciparono in gruppi ai sei meetings che si svolsero nel Principato dal 23 aprile al 5 maggio 1983

Il Centro Stile, in fase di progetto, la identificò con il numero 905, ma poi fu chiamata Alfa 33 per richiamare una precedente illustre, la 33 TT12 che ha vinto il Campionato Mondiale Marche nel 1975, ma è anche la diretta discendente dell’Alfasud da cui erediterà il motore boxer e alcuni dettagli meccanici e logistici. La realizzazione del progetto rispettò i 3 anni di tempo e di investimenti previsti. La 33, secondo gli obiettivi del management doveva occupare un posto tra Alfasud e Giulietta, mentre l’Arna, che sarebbe uscita da lì a poco doveva piazzarsi a ridosso delle Alfasud a 5 porte ancora in produzione.
Fu presentata in anteprima allo Sporting Club di Montecarlo. Oltre tremila persone, rappresentanti a livello mondiale la rete di vendita dell’Alfa Romeo, parteciparono in gruppi ai sei meetings che si svolsero nel Principato dal 23 aprile al 5 maggio 1983.

Un happening mondiale senza precedenti nella storia delle presentazioni ufficiali dell’Alfa Romeo. Nel corso della serata durante la cena si alternavano sul palco ballerini che si esibirono in diverse discipline: il can-can, il charleston, il rock. Venivano proiettati filmati che si riferivano a momenti salienti della storia dell’Alfa Romeo. Lo spettacolo si concludeva con una performance delle gemelle Alice ed Ellen Kessler e con l’arrivo sul palcoscenico delle “33”. I concessionari effettuarono anche test di guida, e la loro risposta fu letteralmente entusiastica.
Immagini dal web.

Tra le tante innovazioni introdotte con l’inizio della produzione della 33 , la robotizzazione integrale della linea di assemblaggio delle scocche, segnò un eccezionale salto tecnologico in avanti. Sulla linea della Giulietta i robot erano già in funzione, ma per la 33 venivano impiegati 32 robot per la saldature delle scocche e 8 per il pavimento della vettura, davvero un bel numero tanto da essere considerata la più avanzata d’Europa tanto da reggere il confronto con le linee robotizzaste giapponesi e americane.
Proposta inizialmente in due versioni, la 33 fu prodotta fino al 1994 in vari allestimenti e registrò un buon successo di vendite.

Elvira Ruocco Memoria storica dell’Alfa Romeo grazie alla sua ultra ventennale esperienza presso il Centro di Documentazione Storica Alfa Romeo, è entra a far parte del team del Museo e nella rubrica “Elvira Racconta” condividerà curiosità e aneddoti che non si  conoscono o non si ricordano. Ripercorreremo insieme a lei la leggendaria storia dell’Alfa Romeo.