ELVIRA RACCONTA
La formazione professionale in Alfa Romeo
23 novembre, 2017
“Prima di produrre macchine bisogna fabbricare uomini”

“Prima di produrre macchine bisogna fabbricare uomini”, questo fu il presupposto dal quale partì, nell’ambito della riorganizzazione dell’Azienda voluta dal Direttore Generale , ingegner Ugo Gobbato (1933-1945), l’esperienza della scuola interna dell’Alfa Romeo.
La scuola aziendale che iniziò la sua attività nel 1936, si articolava in due sezioni: la scuola di tirocinio per ingegneri e periti industriali e la scuola per apprendisti. Quest’ultima era aperta a ragazzi di età compresa fra i 14 e i 15 anni e veniva data la preferenza ai figli di dipendenti e a giovani con una difficile condizione familiare. Aveva una durata di tre anni e il clima che vi si respirava era di grande severità. Al termine dei tre anni , gli allievi destinati all’officina svolgevano una prova chiamata “capolavoro”. Accanto alla scuola interna, il 29 luglio del 1938 fu istituito il Dopolavoro dell’Opera Nazionale “I piccoli di Padre Beccaro” di Milano.
Già dal 1936, l’Alfa Romeo forniva all’istituto macchinari, maestranze e tecnici per la preparazione di reclute per le sue officine. Anche i giovani che venivano da Pomigliano, dopo aver frequentato la scuola di apprendistato, frequentavano in questo istituto un corso biennale.

Nell’immagine da sx. al tavolo, Giuseppe Scarnati, che con pochi tratti disegnò il posteriore della Giulia. In piedi: Stefano D’Amico, Giuseppe Busso, Elvira Ruocco, Maurizio Tabucchi e Carlo Felice Bianchi Anderloni.

Durante la seconda guerra mondiale, molti reparti vennero sfollati in vari decentramenti. Un comunicato del 1^ giugno del 1944 informava che su richiesta di numerosi operai dislocati ad Armeno, si sarebbe svolto un corso serale gratuito per rendere più facile la lettura dei disegni tecnici, tenuto da Giuseppe Scarnati.
Giuseppe Scarnati fu assunto all’Alfa nel 1936 come disegnatore dell’ufficio Progettazione Carrozzeria con l’ing. Finotti. Nel 1941 fu trasferito nello stabilimento aeronautico di San Martino di Pomigliano d’Arco, all’ufficio progettazione velivoli diretto da Raimondo Gatti.
Quando questo ufficio fu trasferito sul Lago D’Orta, Scarnati ritorno’ nuovamente alla Progettazione Carrozzeria.

Dopo un periodo d’insegnamento all’Istituto Padre Beccaro, ritorno’ al Portello nell’ambito della Direzione Progettazione con Ivo Colucci, responsabile della Progettazione Carrozzeria. Ne 1957 fu nominato capogruppo del nuovo Ufficio Stile, sempre alle dipendenze di Colucci. Nel 1960 fu nominato capo ufficio dell’Ufficio Stile e nel 1971 capo servizio del Centro Stile appena costituito. Fu il designer della Giulia Berlina e dell’Alfetta. Andò in pensione nel 1974.

 

Elvira Ruocco Memoria storica dell’Alfa Romeo grazie alla sua ultra ventennale esperienza presso il Centro di Documentazione Storica Alfa Romeo, è entra a far parte del team del Museo e nella rubrica “Elvira Racconta” condividerà curiosità e aneddoti che non si  conoscono o non si ricordano. Ripercorreremo insieme a lei la leggendaria storia dell’Alfa Romeo.