PASSIONE
#SaveTheBeauty: l’Osso di Seppia
25, giugno 2020
Continuano i lavori di manutenzione e restauro delle nostre Alfa Romeo, grazie al lavoro di “Super Mario” il meccanico segreto del museo.

L’aria del mattino era calda e umida e l’odore di olio e motori saturava i primi respiri. Mario iniziava lento il suo rito d’ingresso, accendendo gli interruttori, controllando il banco e leggendo più volte l’ordine di lavoro della giornata.  L’aria condizionata rendeva  via via il clima più accettabile e il lavoro iniziava a prendere ritmo. “Oggi toccherà controllare maniglie e serrature, c’è un ordine importante da mandare via e non c’è tempo da perdere” disse tra sè e sè. Non è facile trovare i ricambi, ma Mario ha trovato una buona occasione. A destare qualche preoccupazione è l’Alfa Spider, detta “L’osso di seppia”, serve un intervento a portiera aperta, meglio mettersi al lavoro perché a fine giornata tutto dovrà tornare all’antico splendore.  E mentre i cacciaviti operano tra viti e bulloni ecco arrivare, inevitabile, quel “ti ti tiri tiri tiiii…” canticchiato mentre la mente vola in California, con il vento tra i capelli, Dustin Hoffman alla guida di una fantastica Alfa Spider rossa e Simon & Garfunkel a far da colonna sonora. 

#SaveTheBeauty è la rubrica con cui raccontiamo i lavori di restauro che il nostro meccanico segreto, che chiameremo Mario, sta eseguendo sulle auto della collezione. Questo importante intervento è reso possibile grazie a tutte le aziende e alle persone che hanno scelto il Museo Fratelli Cozzi come location per i propri eventi e grazie a Fideuram, Smeg e agli architetti Buratti che hanno deciso di adottare alcune auto del museo.

L’Alfa Spider è ancora in attesa di essere adottata, vuoi aggiungerla al tuo album di famiglia? Scrivi a elisabetta@museofratellicozzi.com

 
ALCUNE CURIOSITA’: Quale prodromo alla presentazione negli USA venne organizzata una crociera con traversata atlantica da Genova a New York, facendo tappa a Cannes, in occasione dell’omonimo festival cinematografico. A bordo della turbonave Raffaello, con 1300 invitati appartenenti al mondo della moda, dello spettacolo, della musica e dello sport – tra i quali Vittorio Gassman, Rossella Falk, Anna Moffo e Marie Laforêt – vennero imbarcati tre esemplari della “Duetto”, uno verde, uno bianco e uno rosso, a rappresentare la bandiera italiana. Nel corso della crociera era prevista una lotteria, con estrazione a sorte tra i partecipanti, che assegnava in premio una “Duetto” : vinse l’indossatrice Heidi Gover, all’epoca top model di Oleg Cassini (foto archivio Museo Fratelli Cozzi).
UN’ICONA: La grande popolarità internazionale arrivò nel 1967, quando la “Duetto” diventò una sorta di star del cinema con il film Il laureato, interpretato con Anne Bancroft e Dustin Hoffman. Da quella prima apparizione la “Duetto” venne utilizzata come auto di scena in circa 300 opere cinematografiche o televisive.

«Suo padre gli ha comprato un’Alfa Romeo. Capito che roba !?»

(La signora Braddock nel film Il laureato)

NON CHIAMATELO DUETTO A partire dal mese di giugno 1966, l’appellativo venne affiancato in modo ufficiale alla 1ª serie della “1600 Spider”, ma poté essere usato solo per i primi 190 esemplari, a causa dell’omonimia con una merendina al cioccolato dell’epoca, la cui Pavesi rivendicò il diritto di utilizzo commerciale della denominazione “Duetto”, ottenendone l’uso esclusivo dal Tribunale di Milano. La denominazione “Duetto”, quindi, fu eliminata, ma rimase talmente radicata nel linguaggio comune che tutte le successive evoluzioni della spider Alfa Romeo, discendenti da quel primo modello, vengono normalmente (anche se impropriamente) identificate come “Duetto”. (fonte Wikipedia)
Foto archivio Museo Fratelli Cozzi