PASSIONE

Caro Gianni, la tua storia continuerà

23 novembre, 2020

Si è spento nei giorni scorsi Gianni Marin, fondatore di Gente Motori che conquistò il record di velocità con l’Alfa 155. Sarà proprio quell’auto, custodita al Museo Fratelli Cozzi, a continuare il racconto della sua storia.

E’ morto nella giornata di sabato, a Milano e all’età di 89 anni, il noto giornalista Gianni Marin, fondatore di Gente Motori nel 1972 per la Rusconi Editore (per la quale, su Gente, aveva iniziato come articolista per una rubrica settimanale) e recordman di velocità nel 1992 a Bonneville (USA), sfrecciando a poco meno di 300 km/ora con una Alfa Romeo 155.“ così il quotidiano Treviso Today ha annunciato la scomparsa di Gianni Marin

Una notizia che ci ha molto colpiti perché una delle auto più ammirate del Museo Fratelli Cozzi è proprio quell’Alfa Romeo 155 di cui si parla nell’articolo… e nella storia alfista. 

“Lei vede lontano, deve volare alto

Resta il sogno infranto di vederlo risalire sulla sua auto e il ricordo della telefonata in cui ce lo siamo ripromessi. Ci sentiamo però investiti del compito di continuare a ricordare l’avventura alfista di Gianni Marin che conquistò, nel 1992, il record di velocità sul lago salato di Bonneville, negli Stati Uniti. Uno scenario quasi extraterrestre che arricchì la cronaca degli eventi di un valore ancora più epico.

Siamo felici di ritrovare nelle parole di chi ha conosciuto Gianni Marin da vicino, quell’eroe alfista sul quale abbiamo molto fantasticato, per questo riportiamo ciò che ha scritto la giornalista Bianca Carretto che, ci auguriamo, perdonerà l’aver restituito a Marin le parole che un giorno furono dedicate a lei: “lei vede lontano, deve volare alto”.

Marin anticipava i tempi, aveva attenzione per le donne, ho scritto diversi articoli per Gente Motori (Alessandra andava in Vespa a portarli al giornale, allora si scriveva sulla Olivetti e i testi andavano consegnati a mano, conservo ancora le copie originali della rivista) fino a quando, un giorno, mi disse “lei vede lontano, deve volare alto”. Per me alto significava il Corriere della Sera(Qui l’articolo integrale di Bianca Carretto)

 

Abbiamo sempre tramandato la storia di Gianni Marin e continueremo a farlo in sua memoria. 

Ecco alcuni articoli che hanno parlato della straordinaria Alfa 155 e del suo pilota eroico: 

Da segnalare poi i due pezzi unici al mondo. Si tratta di una Giulia TI Super, l’unica delle 500 realizzate verniciata color “fumo di Londra” e di una 155 da corsa che venne utilizzata nel 1992 per stabilire un record di velocità oltre i 300 km/h a Bonneville, con tanto di paracadute posteriore. (Automoto)

Ogni auto ha una storia particolare e vale davvero la pena di visitare il Museo per scoprire tanti aneddoti e curiosità come quello relativo alle 50 Alfa Romeo 1750 donate nel 1970 al governo cubano o al record tuttora imbattuto dall’altro esemplare unico della collezione, la 155 Q4 che nel 1992 battè il record di velocità sul lago salato di Bonneville. (Ruoteclassiche).

La collezione di modelli che hanno fatto la storia del marchio Alfa Romeo con alcune chicche quali la Alfasud famigliare e la 155 Q4 che nel 1992 ha stabilito, a Bonneville, il record mondiale di velocità di categoria. (Beni Culturali on Line).

Due sono i fiori all’occhiello, perché unici al mondo: la 155 rossa che conquistò il record mondiale di velocità sul lago salato di Bonneville negli Stati Uniti e la Giulia 1600 TI Super quadrifoglio verde, caratterizzata proprio dalla sua colorazione “Fumo di Londra” creata come prototipo ma poi prodotta solo in bianco. (Turismo.it)  

La 155 che si guadagnò il record di velocità nel 1992 sfrecciando sul lago salato di Bonneville a 185 miglia orarie (ndr 297 Km/ora). (Quotidiano.net)