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Il NUOVO Quadrifoglio 1993

10 luglio, 2022

“Ci fa paura vedere come si comporta la classe politica e lo stesso Parlamento con azioni a sorpresa, troppo difformi dalle attesa della gente”.

Carlo Maria Martini a proposito della decisione della Camera di respingere le autorizzazioni a procedere contro Bettino Craxi

30 aprile 1993: l’anno è già iniziato da quattro mesi tondi ma è questo forse il momento più significativo per la politica italiana. La Camera aveva appena respinto quattro delle sei autorizzazioni a procedere per corruzione e ricettazione che la magistratura aveva richiesto contro Bettino Craxi e molti cittadini – e avversari politici – hanno organizzato una contestazione fuori dall’Hotel Raphael, dove il segretario del PSI alloggiava. La contestazione è nota anche a chi non c’era, perché è passata alla storia per il lancio di monetine contro Craxi: nel bene o nel male era, evidentemente, la fine di un’era politica. 

Di lì a poco anche la storica Democrazia Cristiana avrebbe gettato la spugna: si sarebbe sciolta in un caldo 26 luglio, fondando il Partito Popolare Italiano.

Nel frattempo, nel mondo accadono fatti inquietanti. È del 19 aprile la strage di Waco, nel Texas, dove la polizia aveva preso d’assedio per 51 giorni la setta di Davidiani asserragliata in un centro sul monte Carmelo: quel giorno morirono 75 persone, tra cui autoproclamatosi “messia” David Koresh. 

Il 1993 è però anche l’anno dell’indipendenza dell’Eritrea e del debutto del Late Show di David Letterman sulla CBS. 

Mentre tutto questo accade, la rivista Il Quadrifoglio resta il punto di riferimento in materia di automobili Alfa Romeo e di lifestyle di lusso per gli alfisti italiani. 

Ci rituffiamo nel Cozzi.Lab, questa calda estate, per ripartire con un viaggio appassionante nella storia del costume italiano del 1993.

Si parte!

 “La velocità spaventa e affascina allo stesso tempo, perché è paura ma anche sogno. Un sogno bruciato in una manciata di secondi” Gianni Marin

“lo faremo con mano leggera, dando cioè alla fantasia e all’immagine ruoli predominanti”

ettore massacesi, parlando della rinascita de il quadrifoglio”

alla luce del sale

Non potevamo che partire da qui, da una notizia che ci emoziona profondamente.

Ricordi? Nel nostro articolo dedicato ai Quadrifoglio del 1991 abbiamo parlato dell’evento del 1990, quando l’Alfa 164 Sport ha stabilito il nuovo record di velocità di classe. 

Ebbene, nel numero di marzo del Quadrifoglio 1993 appare la nostra Alfa 155 Q4 (modificata appositamente e portata a 365CV), poiché l’anno precedente aveva conquistato il record di velocità per la categoria G/PS sfrecciando sul lago salato a quasi 300 km/h!

Quando diciamo la nostra Alfa 155 Q4 intendiamo proprio la nostra: quell’automobile è conservata infatti al Museo, con tanto di paracadute originale e gli articoli d’epoca delle riviste. Alla guida dell’automobile c’era Gianni Marin, indimenticabile direttore di Gente Motori e autore di questo articolo del Quadrifoglio di cui stiamo parlando proprio ora.

 “Il mondo della velocità è pieno di stranezze, di follie. Ma ha anche il sapore più esaltante dell’avventura, perché la velocità spaventa e affascina allo stesso tempo, perché è paura ma anche sogno. Un sogno bruciato in una manciata di secondi”.  

poker d’assi 

Nel 1993 gli italiani si sono aggiudicati il Dtm (Deutsche Tourenwagen Masters), cioè il più difficile campionato per vetture turistiche di stanza in Germania. I quattro italiani, Nicola Larini, Alessandro Nannini, Giorgio Francia e Christian Danner (tedesco, ma correva per Alfa Romeo) erano stati dipinti dalla stampa tedesca come “simpatici, ma poco affidabili” e non erano certo dati per favoriti.

Invece, contro ogni previsione, i piloti del Biscione hanno portato a casa un risultato eccellente: Nicola Larini, in particolare, ha trionfato a bordo dell’Alfa 155, diventando campione del Dtm.

Un evento sufficiente, per la rivista Il Quadrifoglio, per dedicare uno speciale a quella vittoria!

 ALFA BOUTIQUE

Sfoggiare un gadget Alfa Romeo?

Senz’altro un indice di grande gusto e classe!

Nel 1993 in concessionaria era possibile richiedere la linea di oggettistica Alfa Romeo firmata Biscione: porta scotch, forbici, orologio da tavolo, posacenere e persino un nostalgico porta floppy disc!

Disponibili anche una lente, un tagliacarte e un righello in metallo: un set senz’altro prestigioso. Pensa: le forbici costavano 8.330 lire!

Se a casa hai questi oggetti, ricordati che puoi donarli al Museo e diventare parte della nostra collezione permanente (e della storia del design italiano). 

COME METTERSI AL SICURO

Non solo design: su Il Quadrifoglio si parla anche di tecnologia e sicurezza, ovviamente Alfa Romeo. 

Sotto la lente d’ingrandimento i nuovi materiali termoplastici come il RTPU, pensati per proteggere le fiancate, e naturalmente di cinture di sicurezza e air bag.

Si parla anche di un futuro “fantascientifico”, dove un “grande fratello” avrebbe avvertito le automobili di eventuali ingorghi e pericoli della strada.

Non era poi un futuro così fantascientifico, o no? 🙂

GIOCO DI SQUADRA

Due parole anche sulla Mille Miglia, una competizione a noi molto cara. 

Ci affascina, in particolare, questa stupenda foto con la giornalista televisiva Carmen Lasorella e il direttore della rivista “L’automobile” Carlo Luna, a bordo dell’Alfa Romeo 750 Competizione.

Che eleganza d’altri tempi!

Anche per questo mese è tutto: continua a seguirci per il viaggio nel 1994 con i Quadrifoglio!