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Il Quadrifoglio 1969

15 aprile, 2021

“Si è fatto vivo per noi il bisogno di disporre di un facile e simpatico mezzo di contatto, di informazione continua, che ci permetta di farci sentire vicini e di aggiornare direttamente tutti gli alfisiti”.

Giuseppe Luraghi a proposito della rivista “Il Quadrifoglio”.

Il 1969 è iniziato, se vogliamo dirla tutta, il 30 gennaio.

Fu in quella data, infatti, che i Beatles tennero l’ultimo concerto dal vivo, scegliendo come location il tetto della Apple a Londra. 

Con il Rooftop concert si chiusero gli anni Sessanta e il 1969 è proprio l’anno di quella forte cesura che ci proietterà presto negli anni Settanta. 

Non precorriamo i tempi, però, e godiamoci questo ultimo anno del decennio come sempre attraverso il trimestrale Il Quadrifoglio, la rivista degli Alfisti.

Una modella posa con un robe manteau decorato con il simbolo del quadrifoglio

Il 1969 è l’anno in cui, con l’ultimo concerto dei Beatles (sul tetto), si chiudono gli anni Sessanta  

ALFA ROMEO IN AMERICA LATINA

Il primo numero de Il Quadrifoglio del 1969 si apre con la notizia dell’espansione di Alfa Romeo in Brasile, in seguito all’acquisto della maggioranza azionaria della Fabrica Nacional de Motores. Con questa importante acquisizione Alfa Romeo mette in tasca l’opportunità di conquistare un mercato, quello latino americano, in forte via di sviluppo in quegli anni.

I primi contatti tra le due aziende risalgono in realtà agli anni Cinquanta, quando la FNdM aveva iniziato a produrre autocarri pesanti per trasporto di merci su licenza Alfa Romeo.  Grazie a questa nuova fase, l’Alfa si è introdotta nel mercato delle autovetture brasiliano che, dal 1957 e nel giro di 10 anni era cresciuto circa del 23%. 

I dati di vendita in America latina negli anni sessanta 

“Va forte il sesso debole”.

Un titolo come questo lo accettiamo solo perché è stato scritto nel 1969 🙂 

Christine Beckers e Heide Utz sono le due protagoniste della rivista trimestrale grazie al loro mestiere di pilota e una forte passione per le macchine da corsa. La belga Beckers e la tedesca Utz vengono intervistate e riprese mentre provano la 33 su pista a Balocco per poi indugiare – a beneficio dei fotografi – nelle vie dello shopping milanese. 

“Insomma, Christine sta meglio in automobile che in poltrons e, se non ha ancora fatto il viaggio di nozze è perché – sua è la boutade – probabilmente ha sposato l’Alfa Romeo”

christine beckers, campionessa belga, e heide utz, pilota tedesca dell’anno: una passione in comune, l’alfa romeo

ALLA CONQUISTA DELL’INGHILTERRA

Una foto in bianco e nero del Big Ben – tinte perfette per l’atmosfera londinese – apre il secondo numero del 1969 de Il Quadrifoglio. 

L’occasione? L’incremento nell’anno precedente delle vendite di Alfa Romeo in Inghilterra di oltre il 42%, con previsioni di ulteriore crescita con l’immissione nel mercato dei modelli prodotti dall’Alfa Romeo Sud. 

Stile e tradizione, soprattutto tanta tradizione: è questa la ricetta per entrare nel cuore dei britannici, definiti “diffidenti” di fronte a ciò che è straniero e diverso. A giudicare dal servizio e dalle fotografie – nonché dai dati di vendita – possiamo però dire di aver fatto brillare gli occhi di Trafalgar Square con il nostro design made in Italy!

 

IL TROFEO SANGREGORIO

Dalle cave di Candoglia il trofeo dei campioni: è a firma di Giancarlo Sangregorio il trofeo consegnato ai piloti che si sono distinti per l’attività svolta nella stagione sportiva 1968-1969. 

Sangregorio, artista milanese, aveva iniziato la propria carriera artistica con il taglio diretto della pietra nelle cave dell’Ossola: la sua era una sensibilità artigianale per le materie prime con un’adesione di natura contemplativa e religiosa soprattutto per la pietra e il legno. 

Ovviamente, anche questo trofeo è oggi conservato nel nostro archivio Cozzi.Lab!

“Una saettante rondine che si materializza nella bianca immagine nata dalla vena profonda del marmo di Candoglia”.

FILATELIA MON AMOUR

Amanti della filatelia, su le mani!

Su Il Quadrifoglio sono raccolti i francobolli più belli e particolari dedicati proprio al mondo delle Alfa Romeo.  Non è un mistero, infatti, che molti collezionisti di francobolli scelgono di dare alla propria raccolta uno spunto tematico: la natura, i fiori, l’astronautica… e perché allora non scegliere come soggetto il mondo dei trasporti?

Lo ammettiamo: guardando queste piccole opere d’arte sentiamo un po’ di nostalgia per quei tempi in cui si scrivevano e si ricevevano ancora le lettere scritte su carta. Con tutto il sapore dolce amaro dell’attesa. 

 

i francobolli sono documenti immediati della rivoluzione dei trasporti