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Il Quadrifoglio 1972

6 luglio, 2021

Il 1972 è l’anno di nascita della Atari, una delle società di videogiochi più famose al mondo.

Da lì in poi i mostriciattoli pixelati di Space Invaders avrebbero invaso, appunto, le consolle di bambini e ragazzi di mezzo mondo.

Benvenuti nel 1972, nel cuore degli anni Settanta e delle loro rivoluzioni, prima tra tutte quella digitale. Mancano pochi, pochissimi anni alla fondazione di colossi come Apple e Microsoft: negli States, e in California in particolare, sono già sparsi i primi semi di un cambiamento epocale di cui solo oggi riusciamo a capire appieno la portata. 

Il 1972 lo sfogliamo, come sempre, in contemporanea alle pagine de Il Quadrifoglio, la rivista degli alfisti. Nel Cozzi.Lab, ovviamente, abbiamo alcune copie anche dei quattro numeri di quest’annata. Li apriamo insieme?

“La notte che le Pantere ci mordevano il sedere”  Fabrizio De Andrè, Canzone del Maggio (1973)

“Si è fatto vivo per noi il bisogno di disporre di un facile e simpatico mezzo di contatto, di informazione continua, che ci permetta di farci sentire vicini e di aggiornare direttamente tutti gli alfisti”.

Giuseppe Luraghi a proposito della rivista “Il Quadrifoglio”.

IN NOME DELLA GIULIA

“La notte che le Pantere ci mordevano il sedere”  Fabrizio De Andrè, Canzone del Maggio (1973)

In principio erano le Pantere. Non è un mistero che la Giulia sia conosciuta per antonomasia come la macchina dei Carabinieri e della Polizia di Stato. La collaborazione tra le forze dell’ordine e Alfa Romeo ha radici storiche: negli anni Quaranta la Matta, negli anni Sessanta la Giulia TI. Veloci e affidabili, le Giulia contribuiscono alla nascita del mito della Gazzella e diventano un vero simbolo per l’Italia dell’epoca. 

Il servizio di Sandro Bianchi sul primo numero del Quadrifoglio 1972 racconta una giornata tipo – anzi una nottata – di una Gazzella Giulia per le vie centrali e periferiche della Milano del Portello, con le sue opportunità e i suoi problemi.

300 ALL’ORA, CIAK SI GIRA! 

Ci piace tantissimo che ogni numero del Quadrifoglio (almeno uno all’anno) dedichi un piccolo spazio alla storia delle automobili nel cinema e nel mondo dello spettacolo!

Il primo numero del 1972 non ci ha delusi: protagonisti del servizio del critico Goffredo Fofi sono le automobili da corsa immortalate nei più famosi film d’epoca: da Il terrore corre sull’autostrada con Mickey Rooney a Bolide Rosso con Tony Curtis, da Indianapolis on Clark Gable a Ultimo Incontro con Amedeo Nazzari: quante auto da corsa e quante Alfa Romeo da corsa soprattutto sono rimaste nell’immaginario collettivo grazie al grande schermo!

(sospiro)

RITORNA L’ALFETTA CAMPIONE DEL MONDO

Tra la Giulia super e la 2000: l’Alfetta 1800 concretizza in un nuovo modello l’esperienza e i successi. 

C’è da dire che i fotografi e i redattori dell’epoca sapevano benissimo come ingolosire i potenziali clienti con immagini e parole da venditori nati: guardando queste pagine viene voglia anche a noi di comprarne una. 

Ah ops, ce l’abbiamo già! 🙂

OPERE D’ARTE PER I CAMPIONI

Sul numero di aprile del 1972 si torna a parlare di trofei non solo con un focus sull’opera d’arte di Luigi Broggini – protagonista delle premiazioni 1971 – ma con un excursus di tutti i trofei precedenti.

Abbiamo così di nuovo l’occasione di ammirare un’altra volta l’opera di Munari, Pomodoro, Minguzzi, Fontana e Mascherini, nonché di Greco, Sangregorio e Fazzini.

Che meraviglia! Se vuoi vederle anche tu, basta passare al Cozzi.Lab! 

“È per l’uomo e con l’uomo che la ruota è, come sempre, l’ala del domani” Luigi Broggini

ALFASUD A SEI VOCI 

Per il lancio di Alfasud Il Quadrifoglio propone un reportage davvero unico: sei automobilisti napoletani sono stati invitati a provare l’auto in anteprima assoluta.

Tre donne e tre uomini di età e professioni diverse, in autostrada e nel traffico di Napoli, per dimostrare la versatilità di un’auto destinata a diventare a suo modo davvero iconica. 

Vedendo le immagini del Maschio Angioino e di Posillipo sembra anche a noi oggi, 49 anni dopo, di sfrecciare per le strade di Napoli a bordo di Alfasud!

MODA ESTATE E MONTREAL

Gli abiti della sartoria Selia fotografati indossati da bellissime modelle e fotografati da Roberto Barbieri chiudono la nostra rassegna.

Co-protagonista dello shooting è la Montreal rossa, che sembra ammiccare e posare con tutta la sua eleganza leggendaria. 

Adoriamo questi servizi per gli abiti, per le modelle, per la fotografia e per l’uso elegante delle Alfa Romeo sullo sfondo: non sarebbe fantastico riproporne di simili al Museo?