UNA SETTIMANA DA NON SCORDARE

22 novembre, 2021

Si è chiusa ieri la Settimana della Cultura d’Impresa, uno di quei momenti dell’anno capaci di riempire il Museo di persone grazie agli eventi e alle occasioni culturali che mettono al centro il ruolo dell’impresa nella crescita di un territorio

Oggi il Museo ha una luce diversa, quell’aria felice e vissuta che solo il passaggio di tanti visitatori riesce a dargli.

Si è chiusa infatti ieri la Settimana della Cultura d’Impresa, uno di quei momenti dell’anno capaci di riempire il Museo di persone grazie agli eventi e alle occasioni culturali che mettono al centro il ruolo dell’impresa nella crescita di un territorio.

Anche quest’anno il Museo ha partecipato alla rassegna di MuseImpresa, che compie 20 anni, abbracciando il tema “Grand Tour tra i valori dell’Italia intraprendente”.

Se non hai potuto partecipare agli eventi non preoccuparti: ecco qui cosa è successo!

UN CUORE DA ALFA 156

Domenica 14 novembre al Museo c’era un ospite speciale, Ivan Scelsa.

Scrittore e giornalista, fondatore e presidente di CinemAlfa, Scelsa ha presentato il suo libro “Alfa Romeo 156: il libro – In principio era Giulietta. La berlina del Centro Stile di Arese”. Con lui anche il designer Arcangelo Jeker che tra il 1990 e il 1999 ha lavorato al Centro Stile Alfa Romeo.

“Berlina che ha vinto le corse, vettura per la famiglia e affidabile compagna delle forze dell’ordine, protagonista davanti la cinepresa nelle commedie quanto nel filone poliziesco di inizio millennio: tutto questo e molto di più, è Alfa 156.”

Per l’occasione tutti gli appassionati hanno visitato il Museo con la nostra super guida, Renato Tradico, che ha anche moderato la conferenza.

L’intervento del sindaco Lorenzo Radice: con lui Elisabetta Cozzi, Cristina Lazzati e Antonio Calabrò (di spalle)

UN SALTO OLTRE LA FRAGILITÀ

La sera di giovedì 18 novembre è stata doppiamente preziosa per il Museo, grazie alla presenza del presidente di MuseImpresa Antonio Calabrò e per la natura benefica dell’evento.

La giornalista Cristina Lazzati ha intervistato Antonio Calabrò, approfondendo i temi contenuti nel suo ultimo libro “Oltre la fragilità”. 

“La Cultura d’Impresa sta proprio qui: nell’imparare a ricostruire una fiducia nel mercato, nello stare insieme, nelle fabbriche, nella sicurezza dei nostri posti di lavoro, nel dare ai dipendenti la serenità. Anche attraverso i nuovi strumenti, certo, come lo smartworking: non dimentichiamoci però della creatività, quella che nasce in compagnia davanti alla macchinetta del caffè e non da soli di fronte a un computer”.

Elisabetta Cozzi ha introdotto la serata citando una frase di Calabrò di un articolo de  il Sole 24 Ore  del giorno stesso: “I musei e gli archivi di impresa sono portatori di una memoria che è testimonianza e stimolo alla trasformazione. La loro è una funzione evolutiva, un deposito di esperienza che produce futuro e favorisce competitività”. 

Anche il sindaco Lorenzo Radice è intervenuto alla serata, insieme a molti giornalisti e autorità, che ringraziamo.

I fondi raccolti attraverso le donazioni verranno devoluti in beneficenza a Fondazione Ticino Olona e Rete Antiviolenza Milano. 

Da sinistra verso destra: la direttrice del Museo Elisabetta Cozzi, il presidente di Museimpresa Antonio Calabrò, la giornalista Cristina Lazzati e la presidente Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili Comune di Milano Diana De Marchi

La Cultura d’Impresa sta proprio qui: nell’imparare a ricostruire una fiducia nel mercato, nello stare insieme, nelle fabbriche, nella sicurezza dei nostri posti di lavoro, nel dare ai dipendenti la serenità” Antonio Calabrò

UNA STAGIONE DI CUI SENTIRE NOSTALGIA 

L’evento di chiusura della ventesima Settimana della Cultura d’Impresa ha visto al Museo l’arrivo rombante dei gentlemen drivers.

La conferenza organizzata sabato 20 da AISA – Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile aveva infatti come tema proprio “La stagione dei Gentlemen Drivers italiani”, a cura di Danilo Castellarin e con un ospite d’eccezione, il pilota Edoardo Lualdi Gabardi.

Dopo il benvenuto di Elisabetta Cozzi ed il saluto iniziale del Presidente Aisa Lorenzo Boscarelli, Danilo Castellarin ha presentato una relazione di altissimo valore dedicata al tema dell’incontro. Poi è venuto il momento dell’intervista al pilota Edoardo Lualdi Gabardi che ha incantato il numerosissimo pubblico con racconti a dir poco emozionanti.

Decine e decine di fotografie sono state proiettate durante la conferenza come risultato di una grande ricerca in archivi storici. In chiusura un bellissimo video con le corse di quegli anni accompagnato da musiche dell’epoca.

Per i partecipanti c’è stata la possibilità di seguire la visita guidata di Renato Tradico (e chi se la perde!).

Nella foto sopra, il pilota Edoardo Lualdi Gabardi rievoca i tempi dei Gentlemen Drivers

 ALLA PROSSIMA!

Ogni anno, in occasione della Settimana della Cultura d’Impresa, cerchiamo sempre di dare spazio alla cultura, alle occasioni di crescita e di confronto e al mondo Alfa Romeo, che ha reso possibile la storia d’impresa del nostro amato Museo e della concessionaria Fratelli Cozzi.

Che ne dite, ci siamo riusciti per questa edizione?

Secondo noi sì, grazie a tutti i nostri relatori, da Antonio Calabrò con Cristina Lazzati a Ivan Scelsa e Arcangelo Jeker ad Aisa con Danilo Castellarin e Edoardo Lualdi Gabardi, e grazie anche a tutti i giornalisti che hanno seguito e raccontato ogni evento, alla nostra super guida Renato Tradico e al fondatore Pietro Cozzi e a tutti, ma proprio tutti i partecipanti. 

Alla prossima!